I principali criteri per realizzazione di un sistema domotico, oggi sono chiaramente individuabili grazie alle norme di settore. Particolare attenzione è dedicato alla coesistenza con eventuali impianti già presenti, con l’obiettivo di garantire l’integrazione e l’efficientamento energetico dell’intero sistema.
Il riferimento più importante nel campo dei sistemi elettronici per la casa è la GUIDA CEI 205-14 “GUIDA ALLA PROGETTAZIONE, INSTALLAZIONE E COLLAUDO DEI SISTEMI HBES” (HOME AND BUILDING ELECTRONIC SYSTEM) che disciplina molteplici aspetti del lavoro dell’installatore, dalle regole per una corretta progettazione, installazione e collaudo degli impianti, alle informazioni che i soggetti coinvolti a vario titolo devono scambiarsi. Notevole importanza è dedicata ai documenti che debbono essere redatti in ogni fase di progettazione e alla simbologia standard da seguire (a garanzia di un linguaggio comune) per descrivere i vari componenti degli impianti HBES.
La guida inoltre comprende le raccomandazioni nel campo delle fasi di realizzazione di un impianto bus suddividendole schematicamente in quattro fasi:
La guida basandosi sull’ormai pratica comune di due distinte fasi di progettazione: una di progettazione preliminare e una definitiva/esecutiva; definisce i contenuti del documento progettuale:
Nel progetto esecutivo, che è costituito dallo sviluppo dettagliato di quello di massima, è necessario porre la massima attenzione alla possibilità di integrazione fra i diversi impianti definiti nella fase preliminare. In particolare poiché, il sistema bus nel suo complesso dovrà interagire con altri sottosistemi, non necessariamente di tipo bus, occorrerà definire in modo appropriato le interfacce con questi ultimi.
Per quanto riguarda le operazioni di installazione, la giuda focalizza la sua attenzione sulla documentazione con l’obiettivo di rendere subito comprensibile all’installatore (ma non solo) le finalità del progetto.
La guida perciò, richiedendo che la documentazione illustri in modo completo il funzionamento del sistema nella sua totalità e in ogni suo componente, prevede la seguente documentazione:
Al termine dei lavori la norma prevede la redazione di un rapporto finale dell’attività di installazione che fornisca l’evidenza dei risultati nei controlli previsti nella specifica di collaudo. Il resoconto finale dell’installazione comprende innanzitutto un elenco delle prove effettuate, poi una puntuale sintesi delle regolazioni/configurazioni effettuate su ogni apparecchio, ed infine l’indicazione delle eventuali modifiche di collaudo.
Per ciò che attiene il collaudo, la guida focalizza l’attenzione sullo scopo e gli accorgimenti, in particolare quelli relativi alla sicurezza funzionale ed elettrica, al rispetto delle prestazioni definite dal progetto e dall’osservanza delle norme e leggi pertinenti.
Uno dei principali aspetti della sicurezza che riguardano gli impianti di domotica, è quello relativo all’eventuale coesistenza con i circuiti di altri sistemi/impianti. I circuiti degli impianti di automazione civile/industriale sono circuiti funzionanti a bassissima tensione (secondo la norma vigente SELV), e come tali, secondo la Norma CEI 64-8 devono essere separati dai circuiti ad una tensione superiore (circuiti a bassa tensione FELV) mediante separazione di protezione. Questo obiettivo può essere ottenuto in due modi: separando i circuiti secondo quanto prescritto dalla Norma CEI 64-8; oppure separando i cavi a contatto con un adeguato isolamento, purchè i cavi per applicazioni domotiche soddisfino precisi requisiti di rigidità dielettrica.
Poiché un progetto elettrico può essere invalidato, per esempio, da una non corretta configurazione dei moduli di uscita che, in caso di assenza di tensione sul bus, potrebbero interrompere l’illuminazione del locale.
In pratica è presente la figura del SYSTEM INTEGRATOR a cui si richiede una piena consapevolezza che del suo lavoro possono dipendere prestazioni funzionalità che in alcuni casi sono previste e/o prescritte da specifiche Norme. Di conseguenza tale figura professionale dovrebbe essere in possesso dei requisiti di abilitazione previsti nel DM 37/08, o in alternativa, che operi per conto di un soggetto che ne sia in povvisto, e che si assumerà la completa responsabilità. Ne scaturisce allora, la convenienza che la configurazione dell’impianto sia realizzata direttamente dall’installatore elettrico senza intermediari, oppure da un tecnico di sua fiducia, ciò garantisce che contrattualmente il cliente possa avere l’installatore come unico referente.
Da ultimo è auspicabile un intervento normativo tendente ad organizzare e aggiornare il quadro attuale delle competenze e responsabilità nell’impiantistica tecnica, in quanto i requisiti relativi alla domotica spesso interferiscono con quelli contenuti nell’intero quadro normativo relativo all’impianto elettrico. A tale riguardo si segnala il SYSTEM INTEGRATOR opera non solo sull’impianto elettrico ma interviene in modo sostanziale anche nel funzionamento di altre tipologie impiantistiche, operando così in modo trasversale rispetto a quanto previsto dal DM 37/08.